Il cibo come esperienza. La chiave giusta per conoscere il territorio attraverso i suoi sapori.

Mappa del Gusto

 

Il Parco Nazionale della Sila comprende un vasto territorio ricco di bellezze naturalistiche e paesaggistiche che racchiude al suo interno uno scrigno di sapori e profumi peculiari di un patrimonio gastronomico di alta qualità e tipicità. Il fascino della natura si esprime attraverso le distese di boschi che ricoprono le pendici dei monti: estese foreste di pino laricio e faggio e a quote più basse castagneti e querceti oppure con i prati dei fondivalle pianeggianti le cui fioriture nella tarda primavera offrono uno spettacolare effetto cromatico. Una natura rigogliosa, varia ed accogliente caratterizzata da colori e contrasti che danno vita ad effetti scenografici che cambiano e si rinnovano ad ogni stagione.
Gli alberi rustici di tutta la fascia collinare offrono la possibilità di gustare amarene, mele, pere e poi, salendo di quota, troviamo i castagneti che in passato hanno costituito un’importante fonte di sostentamento per le popolazioni locali tanto da guadagnarsi l’appellativo di “albero del pane”, in particolare grazie alla farina ricavata dal frutto secco, ricca di calorie.
Nella fascia collinare del territorio di alcuni comuni quali Zagarise, Acri, Corigliano, Cotronei e Petilia Policastro è da menzionare la presenza di uliveti da cui si ricava un olio dalle ottime caratteristiche organolettiche.
Generoso è anche il sottobosco che offre una varietà di frutti: fragole, lamponi, more e ribes, belli da vedere e buoni da gustare, ma è soprattutto la presenza dei funghi che scatena le maggiori fantasie culinarie. Rositi, porcini, mazze di tamburo, galletti sono alcuni dei funghi più ricercati nei boschi silani. Tutti questi prodotti alimentano un’attività conserviera specializzata nella produzione di creme ai funghi, funghi sott’olio, funghi secchi nonchè di marmellate e confetture che ad ogni assaggio offrono un ricordo dei sapori e dei profumi di questi luoghi.
Nell’altopiano silano l’agricoltura si è adattata alla morfologia del territorio creando nel tempo un giusto equilibrio tra uomo ed ambiente, dettato dal ripetersi delle stagioni. Elemento di spicco del comparto agricolo silano è la coltivazione della patata che rappresenta una fondamentale risorsa economica per le popolazioni locali. Si tratta di una patata dalle forti connotazioni organolettiche derivanti sia dalle condizioni climatiche che dalla tipologia del terreno. Il suo contenuto di amido superiore alla media la rende più saporita e nutriente. Tutto ciò ha portato al riconoscimento IGP ottenuto nel 2010.
Un altro punto di forza dell’economia silana è la zootecnia, infatti, su tutto il territorio sono presenti allevamenti sia in forma stanziale sia stagionale e sono proprio i prati silani, con le loro piante aromatiche a fornire il foraggio naturale, trasferendo così sia alle carni che al latte tutti i loro odori e sapori. La filiera zootecnica alimenta il settore lattiero-caseario e quello dei salumi, nell’ambito dei quali vi sono produzioni di ottima qualità.
Il paniere, ricco e variegato, propone tra i formaggi: il caciocavallo che si fregia della denominazione di origine protetta (DOP), la mozzarella, il butirro, la giuncata, la ricotta e tra i salumi: la soppressata, la salsiccia, la pancetta, il capocollo che hanno ottenuto grazie alle loro peculiarità il marchio DOP.
Le produzioni sono, pertanto, tutte strettamente legate al territorio così come la cucina tradizionale. Una cucina, quella silana, di carattere tipicamente agro-pastorale. E', infatti, la cucina dei contadini e dei pastori delle zone montane e pedemontane, fatta di piatti semplici ma molto saporiti, di carni ovine, suine e bovine, di zuppe e minestre, di formaggi e sott'oli.
Scoprire in ogni borgo sapori e profumi nuovi è una delle caratteristiche che fanno apprezzare ancora di più questo territorio; ogni località ha un proprio piatto o una propria versione di un piatto condiviso con altre zone.
Da questa consapevolezza nasce il progetto “Mappa del gusto”, un’iniziativa tesa a rafforzare la vocazione dell’altopiano silano al turismo enogastronomico e rivolta al viaggiatore che viene in Sila alla ricerca di sapori e gusti genuini, ma anche a quello di passaggio che rimane affascinato dall’ambiente naturale.
Il progetto ha portato, pertanto, all’individuazione di tre possibili itinerari tra piatti tipici e prodotti tradizionali. Un viaggio ideale alla scoperta della cucina silana nella garanzia della tradizione con la valenza dei prodotti agroalimentari tipici del territorio ed il sapere di chi da tempo, con abile maestria, interpreta le ricette ed i piatti tradizionali.
Un viaggio tra saperi e sapori che diventa per il viaggiatore anche uno “strumento di memoria” perché lo riporta indietro nel tempo, alle origini delle tradizioni del territorio e dei suoi prodotti, consentendogli di approfondire la conoscenza della cultura e dell’identità dei luoghi visitati. Testimonianza, questa, del forte legame dell’uomo con la terra che passa proprio attraverso il cibo.