Il modello Corigliano Rossano finisce su La7

Quasi mille beneficiari di Reddito di cittadinanza a lavoro per Progetti utili alla Collettività (Puc), il caso Corigliano Rossano sui media nazionali. Ieri, martedì 30, Coffee Break, lo spazio mattutino di La7 dedicato all’approfondimento di temi di politica, attualità, economia, nuove tendenze, lavoro e tempo libero, ha dedicato ampio spazio alle iniziative che saranno messe in campo negli ambiti ambientale, sociale, culturale e della tutela del patrimonio. Ad essere intervistati e ad illustrare le iniziative previste sono stati il sindaco Flavio Stasi e l’assessore alla Città della Cultura e della Solidarietà Donatella Novellis. Entrambi hanno sottolineato che tra gli obiettivi del progetto vi è quello di gratificare competenze e professionalità dei percettori di Reddito di Cittadinanza e offrire servizi alla comunità. Patti per il lavoro ed inclusione sociale, dal supporto nell’organizzazione e gestione di eventi al riordino del patrimonio librario e al controllo di sale lettura e biblioteche (cultura); dall’attività di supporto domiciliare alle piccole manutenzioni domestiche per le persone anziane e/o con disabilità (sociale); dalla riqualificazione dei percorsi paesaggistici al supporto nell’organizzazione e gestione di giornate per la sensibilizzazione dei temi ambientali, nella riqualificazione di aree verdi, litorali e spiagge e nella manutenzione di percorsi collinari e montani (ambiente); manutenzione dei giochi per bambini nei parchi e nelle aree attrezzate, pulizia dei cortili scolastici, rimozione dei graffiti dagli edifici pubblici (tutela dei beni comuni). Sono, queste, alcune delle mansioni che svolgeranno i 971 beneficiari di Reddito di Cittadinanza residenti nel territorio comunale. Sono almeno 8 le ore settimanali che ogni beneficiario dovrà garantire. I progetti saranno strutturati in coerenza con le competenze professionali, con quelle acquisite anche in altri contesti ed in base agli interessi e alle propensioni dei singoli beneficiari. I Puc dovranno essere individuati a partire dai bisogni e dalle esigenze della comunità locale e dovranno intendersi come complementari, a supporto e integrazione rispetto alle attività ordinarie dell’ente.

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